Comune Terni, cause perse e contenziosi: mirino su uffici e dirigenti. «Si cambia»

Si parlava di un debito fuori bilancio ed ecco che è spuntato fuori il tema in commissione: «80% cause perse, meglio le transazioni. No pareri copia/incolla»

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di S.F.

Razionalizzazione. Un termine che in questo momento gira molto tra i corridoi di palazzo Spada e ora spunta fuori per un’altra questione legata al Comune di Terni: i contenziosi giudiziari. Sono considerati troppi e spesso perdenti, dunque ecco novità in vista anche su questo fronte. Con assunzione di responsabilità da parte dei dirigenti e una maggiore spinta sulle transazioni.

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Corridore, Carbone e Bordoni in commissione giovedì mattina

L’eccessivo impegno dell’avvocatura

La curiosa tematica è stata al centro dell’attenzione della III commissione di giovedì mattina. Tutto è nato mentre si parlava del debito fuori bilancio da poche migliaia di euro per un sinistro del 2018 in strada di Cardeto: Comune ko e necessità di attivarsi. Da qui ha preso spunto il vicesindaco Riccardo Corridore per allargare il discorso: «Per il 2024 – le sue parole – cercheremo di razionalizzare sui giudizi pendenti del Comune. Abbiamo osservato che facciamo tante cause già in partenza con prognosi negativa, ciò comporta un aggravio di spese ed un impegno eccessivo dell’avvocatura». Che si fa quindi? Entra in gioco il dirigente agli affari istituzionali Cataldo Renato Bernocco: «Cercheremo di mettere a punto un sistema per evitare tutti questi contenziosi e magari percorrere la strada delle transazioni», ha aggiunto Corridore. Tra l’altro nelle ultime ore sono stati pubblicati una serie di documenti proprio per diverse transazioni. È a questo punto che è stata tirata in ballo la vicenda con Parcheggi Italia.

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Il dirigente Bernocco con il sindaco Bandecchi

Mirino sui dirigenti e le scelte di gestione

In sostanza l’amministrazione vorrebbe contenere un bel po’: «Vorremmo una razionalizzazione e ricorrere ai giudizi solo quando sono necessari. Con assunzione di responsabilità da parte dei dirigenti: a nostro modo di vedere non possono nascondersi dietro i giudizi del tribunale, della Corte d’Appello e della Cassazione per non decidere e fare scelte di gestione. Poi con i tre gradi di giudizio spendiamo il doppio/triplo di ciò che avremmo speso se avessimo fatto una scelta diversa». Un’esposizione che ha stuzzicato sia Orlando Masselli (FdI) che Francesco Filipponi (PD): «Razionalizzazione? C’è necessità di coinvolgere il consiglio comunale rispetto a quanto avviene con i contenziosi», il commento di quest’ultimo. L’esponente del centrodestra ha puntato su altro: «Anche io sono per le transazioni, ma ha detto che i dirigenti dovranno prendersi le responsabilità. Con quale accordo?». La discussione è proseguita.

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Masselli e Filipponi

Il copia/incolla e le cause perse

Il punto è sempre lo stesso: «In questa prima fase – la replica di Corridore – di amministrazione mi è capitato spesso di sottoscrivere i mandati. Prima arrivavano solo le costituzioni degli avvocati, si firmava senza valutazione. Ora abbiamo chiesto che fossero allegati i numeri di protocollo dove c’erano gli atti delle controparti: mi permetto di dire che spesso le cause partono in automatico, con pareri degli uffici sempre uguali. Specie quelli inerenti i sinistri stradali. Andando ad analizzare i contenuti degli atti difensivi, la prognosi era sempre con effetto negativo per l’ente: se subiamo dieci giudizi per piccoli sinistri e nel 99% dei casi da 1.000 euro ne paghiamo 3/4/5/6 mila con i vari gradi di giudizio, il discorso è di fare una valutazione diversa. Con le transazioni si spende meno». Si chiude: «Riunione con i dirigenti in cui si chiede una valutazione effettiva/completa piuttosto che il copia/incolla, unitamente all’avvocatura. Così si porta avanti l’interesse dell’ente per risparmiare. La discrezionalità ad esito di una valutazione degli uffici deve essere fatta in modo adeguato, così come l’istruttoria. Una casistica di contenziosi da gestire da buon padre di famiglia e non scaricare sui giudici. I numeri li abbiamo visti: tanti contenziosi ma l’80% delle cause le perdiamo. Ci sarà un motivo n0?». Curioso. Vedremo l’evolversi della situazione nel 2024.

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