Cimiteri Terni, sos personale. Focus su messe sataniche, lavori e introiti

Resoconto della situazione in I commissione. Strada ancora lunga: «Trovate situazioni gravissime, in 5 per gestire 16 strutture»

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di S.F.

Il cimitero monumentale di Terni

La «situazione disastrosa» trovata nel 2020, gli accordi quadro per gli interventi emergenziali, il contesto economico per gli introiti e le numerose problematiche da risolvere. Cimiteri di Terni al centro dell’attenzione martedì mattina in II commissione, a tal punto che è stato rinviato il confronto sul parco Galigani di Cardeto: tra le questioni esposte anche quelle legate alle messe sataniche, le estumulazioni e fatti quantomeno allarmanti nelle ore notturne. Con tanto di appello sul personale a disposizione per la gestione delle sedici strutture.

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Sos personale

A chiedere delucidazioni sullo stato dell’arte sono stati Raffaello Federighi (AP), Francesco Maria Ferranti (FI), Josè Kenny (Innovare per Terni), Marina Severoni (AP) e Andrea Sterlini (AP), il presidente della I commissione. Il responsabile dei cimiteri dal 2020, il funzionario tecnico Federico Nannurelli, ha iniziato con un lungo riepilogo generale mostrando slide ed immagini su ciò che è stato fatto di recente: un bel po’ di fondi per ridare un minimo di decoro ad un contesto oggettivamente di degrado. Tuttavia la parte più interessante della mattinata è stata quella finale: «Trovai una situazione – le sue parole – veramente complessa e questo è l’unico servizio gestito direttamente dal Comune, i risultati mostrati oggi sono per un lavoro puntuale. Solo con cinque persone impiegate che non possono nemmeno permettersi di fare le ferie o andare in malattia, non si può pensare di gestire sedici cimiteri in cinque». Al termine dell’audizione c’è anche una sorta di appello su questo fronte. Vedremo come andrà.

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I lavori in programma

Gli introiti per il Comune e la camera mortuaria

Interessante anche l’esposizione dei numeri per certificare l’affanno nella gestione: «Pensate che dobbiamo trattare più di 2 mila morti l’anno. I cimiteri sono una delle fonti principali di introito per il Comune: grazie al lavoro svolto negli ultimi anni, siamo passati da 1,5 a quasi 4 milioni di entrate per singola annualità. Gestiamo più di 1.500 contratti ed una delle criticità principali era legata alle luci votive: ora incassiamo 600 mila euro, in precedenza 150 mila. L’attività di recupero non era mai stata fatta». Un Nannurelli senza freni sul tema dopo le domande dei consiglieri comunali: «Prima del 2020 per 15 anni non era stati fatti interventi di manutenzione e ci siamo dovuti muovere a livello emergenziale». Finiti qua i problemi? Nemmeno per idea: «Situazione disastrosa per la camera mortuaria, sala settoria e celle frigorifere. Non c’è nemmeno la sala del commiato. La convenzione con l’ospedale di Perugia per il trasporto salme ci costa 100 mila euro l’anno e per il prossimo anno a bilancio ci sono 300 mila euro per risolvere la questione. Terni, per abitanti, deve avere tre celle frigorifere. Pensate che non avevamo nemmeno il servizio di funerale sociale». Sterlini dal canto suo si è fatto avanti per delucidazioni sui fornetti. Poi si è raggiunto l’apice.

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Il cimitero di Terni

Messe sataniche, resti e salme

Il capitolo più curioso riguarda la sicurezza: «Nessuno controllava gli accessi prima del 2020 e accadeva di tutto, ora c’è la guardiania. Era terra di nessuno. Episodi gravi? Sì, è vero, sulla stampa è emerso meno di ciò che è successo. Tuttavia c’è il segreto istruttorio perché ci sono indagini in corso». In realtà Nannurelli qualcosa racconta: «Ho trovato situazioni gravissime riguardanti le estumulazioni di salme con sacchi di resti in giro, facevano le messe sataniche nei cimiteri di Terni, Collescipoli e Rocca San Zenone. C’erano foto di persone per fare i riti e ora abbiamo fatto un accordo con il prefetto per il controllo. Ci sono anche telecamere ‘civetta’ e in orario notturno sono stati registrati movimenti». Se ne parlerà ancora con tanto di sopralluogo in arrivo. Ad assistere anche l’amministratore unico di Terni Reti, Alessandro Campi.

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