Simone Longarini, dalla fiducia all’addio

Il biennio del romano rischia di concludersi con l’effettivo disimpegno: dall’avvio positivo agli sviluppi turbolenti, percorso in Ternana ‘movimentato’. «Salernitana? Nulla di vero»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Quote sequestrate, stessa categoria, proprietà invisa a buona parte della piazza, distacco e ‘discreta’ fatica per mantenere la serie B. Cosa è cambiato in casa Ternana rispetto agli ultimi finali di stagione? Pressoché niente a livello superficiale, quantomeno fino a giovedì. Quando con un comunicato Simone Longarini ha deciso di mettere nero su bianco l’addio alla gestione societaria in attesa che, in forma concreta, si faccia avanti qualcuno per garantire iscrizione e torneo cadetto 2017-2018. Una conclusione – almeno a parole, finora, in attesa dell’eventuale ed effettiva cessione – di biennio sorprendente per il 32enne romano, salito al comando di via Aleardi in via ufficiale dal 3 settembre 2015. Percorso ‘accidentato’ dopo un avvio che gli erano valsi diversi applausi dai supporter di fede rossoverde. E nel frattempo arriva la smentita sul presunto intento di entrare nella Salernitana da socio.

Simone Longarini in Comune con le nuove maglie, settembre 2015

Il debutto e gli obiettivi Giugno 2015. L’era Simone Longarini, che può terminare con l’addio definitivo della proprietà romana, inizia a causa di un evento inaspettato: i guai giudiziari – poi risolti a stretto giro, nel contempo ci sono le dimissioni – dell’ex amministratore unico di via Aleardi Francesco Zadotti. A capo del CdA è nominato Giuseppe Matteo Masoni che, tra il ‘caso’ Janse e aspetti tecnici-burocratici da seguire, ha il suo bel da fare. Il 2 luglio la prima uscita pubblica insieme al 32enne romano, in rappresentanza del ‘patron’ Edoardo: «Lui è ancora tonico – parlò in riferimento al padre, presente nel CdA – e lucido per farlo. Ci sembra un’ulteriore dimostrazione del fatto che vogliamo andare avanti, poi il giorno che vorremo cedere la società, lo faremo a soggetti solidi quanto noi. In tempi recenti ci è capitato di sederci al tavolo con persone non serie. Abbiamo un programma e l’obiettivo è di rendere la società autosufficiente, la Ternana deve camminare da sola. Se c’è qualcuno che ritiene che possa garantire un futuro migliore, si accomodi pure. In dodici anni abbiamo commesso degli errori, ma in buona fede. Ci siamo resi conto che, per fare bene, l’organizzazione è anche più importante del denaro. In questo senso chiediamo fiducia e tempo: gli ultimi venti giorni sono stati molto complessi. Dovevamo essere più presenti sulla piazza, ora c’è l’intenzione di valorizzarla e dobbiamo farlo onestamente». Solidità degli acquirenti, autosufficienza e impegno costante, tre temi portanti a livello comunicazione del biennio targato Simone Longarini. Che nella sua ‘mission’ indica anche lo scopo di far riavvicinare i tifosi alla squadra.

LE PAROLE A NORCIA NEL 2015: VIDEO

Longarini, Dominicis e Toscano a Norcia

A Norcia Concetti ribaditi anche nella trasferta in terra nursina, il 24 luglio: c’è da presentare Domenico Toscano e lo staff tecnico, Simone Longarini si presenta per una sorta di aggiornamento – non mancano le polemiche per il ritardo sul mercato e su Vittorio Cozzella – sulla situazione campo ed extracampo. «Ripeto, non vogliamo in alcun modo mettere a repentaglio la ‘vita’ della Ternana. Nuove offerte per la cessione? Niente di tutto ciò», specifica nell’occasione. Si avvicina il momento dell’ufficialità del suo passaggio ad amministratore unico di via Aleardi.

«VOGLIO FARE DELLA TERNANA UNA SOCIETÀ MODELLO», SETTEMBRE 2015: VIDEO

Cambi e ‘strigliate’ Ad agosto ecco le prime, forti azioni di Simone Longarini. Cozzella lascia la società e al suo posto c’è Acri, mentre dopo la sconfitta di Crotone in ‘Tim Cup’ arriva un comunicato che mette sull’attenti Toscano: «Sono molto dispiaciuto per l’uscita anticipata. La squadra ha retto bene il confronto e non ha affatto demeritato, nonostante non sia  stata schierata la formazione migliore. Purtroppo, come tutti sanno, siamo partiti con notevole ritardo non imputabile alla proprietà che, come è riuscita a risolvere le problematiche in essere, si è subito messa in moto per allestire un organico competitivo». La Ternana perfezione quindici acquisti dall’ingaggio del nuovo e il 2 settembre, a pochi giorni dal debutto di Trapani, Longarini ricorda al tecnico calabrese che «spetta alle mani sapienti del mister e dei suoi collaboratori far sì che questo gruppo possa raggiungere gli importanti obiettivi che ci siamo prefissati e che la tifoseria merita». Non andrà proprio così.

LA PRESENTAZIONE ALLO STADIO DEL 2015: LA PARZIALE APERTURA DEI TIFOSI, VIDEO

Simone Longarini durante la presentazione della squadre e delle maglie, settembre 2015

Longarini al comando, festa al ‘Liberati’ Il giorno successivo c’è la svolta ufficiale. Il consiglio d’amministrazione della società viene azzerato e il 32enne romano diventa nuovo amministratore unico di via Aleardi: non accadeva dai tempi del fratello Emanuele, nominato il 10 marzo 2005 presidente dell’allora CdA. La Ternana perde malamente a Trapani e il 10 settembre c’è la presentazione  – una scelta che piace alla piazza e che fa guadagnare consensi al neo numero uno – al ‘Liberati’ dopo lo svelamento delle maglie in Comune: fischi sì, ma sorprendono i molti applausi dei supporter. «Siate un vento forte – si rivolge ai tifosi – e spingeteci sempre con energia, a cominciare da sabato contro il Cagliari. Sarò allo stadio. Ora sono diventato amministratore unico e voglio metterci la faccia in prima persona per portare in alto la Ternana». Dichiarazioni che lasciano ben sperare la piazza, anche perché in molti c’è la sensazione che qualcosa possa essere davvero cambiato rispetto al passato. In definitiva più di qualcuni ripone fiducia nel suo operato.

«RIPARTIRE CON FORZA», 30 SETTEMBRE 2015, VIDEO

Rapporto logorato tra Longarini e Toscano, settembre 2015

Bordate, addii e spiegazioni I problemi sono dietro l’angolo. Pari 1-1 con il Cagliari, sconfitta a Modena ed ecco che Longarini torna a pungere Toscano: «Abbiamo costruito un gruppo forte e solido in tutti i reparti, secondo le indicazioni tecniche ricevute: così non ci siamo. Ora basta, è giunto il momento di tirare fuori gli attributi. Contro il Livorno la Ternana avrà a disposizione un solo risultato: la vittoria. Se così non dovesse essere, mi regolerò di conseguenza». Un avviso che non ha effetto, perché i rossoverdi perdono 2-3 con i toscani e Toscano si dimette: «Avevo accolto con grande entusiasmo la proposta della società di ritornare ad essere l’allenatore per la stagione 2015/16, anche in virtù delle molte rassicurazioni e garanzie ricevute sul progetto Ternana, sia societarie che tecniche. Queste assicurazioni sono presto svanite nell’evolversi incerto degli eventi, lasciando spazio a silenzi o, in alcuni casi, ad assenze immotivate anche di fronte a mie continue sollecitazioni di confronto». Sulla panchina rossoverde arriva Breda e il 32enne romano si rifà sotto: presenza al ‘Taddei per stimolare la squadra e nuova conferenza per spiegare ciò che è accaduto con Cozzella e Toscano (su tutti). Parole anche sulle voci riguardanti i Montemari.

LE SPIEGAZIONI SU TOSCANO E MONTEMARI, VIDEO

Simone Longarini in tribuna in occasione del derby, ottobre 2015

L’appello ai tifosi, il video e ancora bordate Un Longarini presente allo stadio in tutte le prime gare interne e che, in vista del derby con il Perugia, lancia un video con richiamo a ‘Il gladiatore’: un mix che, al di là della bagarre tecnica con Toscano, va a favore dell’amministratore unico. I rossoverdi perdono il derby, ma è il ko interno con l’Avellino (0-3) che fa di nuovo entrare in azione Longarini: «Sono sconcertato – si leggerà nella nota – dalla prestazione. iamo scesi in campo con un atteggiamento di superficialità e di presunzione ingiustificabile». Seguono una vittoria a Pescara e un’altra sconfitta casalinga con la Virtus Entella: alla ripresa l’au laziale si fa vedere al campo per seguire da vicino la situazione. Nei primi tre mesi della sua gestione la presenza – sia fisicamente che nelle mere comunicazioni online – è costante e continua. Anche perché Longarini ripeterà il gesto più volte nelle settimane successive. E a ciò si aggiunge il fatto che la società decide di coinvolgere i tifosi nella scelta delle magliette 2016-2017.

«VOGLIO RISULTATI ORA», DICEMBRE 2015: VIDEO

Longarini segue dal campo Ternana-Virtus Entella, novembre 2015

L’inizio dell’allontanamento Si va ad Ascoli e Longarini, in un match molto sentito, segue la squadra al ‘Del Duca’. Partita pessima: 1-0, «vittorio con il Como o tutti in ritiro» tuona il romano. Al cospetto dei lombardi arriva un convincente 4-0, ma l’amministratore unico risponde con quella che sarà l’ultima conferenza – ma nemmeno troppo, visto che per la prima volta non risponderà a domande in un incontro tête-à-tête – della stagione, con tanto di ‘minaccia’ di passo indietro: «Ci sto mettendo faccia e soldi, ma mi sento solo. Sono stanco: ora devo valutare le mie priorità,  perché combattere da soli non ha senso. va bene criticare, è una risorsa, ma non le mancanze di rispetto e le illazioni verso chi cerca di essere trasparente. C’è poi magari qualcuno delle istituzioni che agisce in un certo modo, critica, e poi viene al ‘Liberati’ con l’accredito. Tutto quello che sta succedendo mi potrebbe far pensare ad un passo indietro. Ci rivedremo con il gruppo solo quando saranno in un posizionamento che gli compete». C’è poi l’ammissione – un passo falso nel rapporto con la piazza – sui Montemari nonostante tre mesi prima avesse detto altro: «Mi sono avvalso delle loro collaborazioni ad inizio stagione perché c’era il rischio di non poter andare avanti e si sono messi a disposizione, poi le strade si sono divise». C’è subito il feedback del club Rocca Rossoverde: «Incontriamoci e parliamo di tutto».

TERNANA-PERUGIA, IL VIDEO REALIZZATO IN VISTA DEL DERBY: VIDEO

Longarini durante un allenamento al Taddei, novembre 2015

L’attacco a 360 gradi e le decisioni Il 2015 di Longarini si conclude con la nota più pesante nei confronti della squadra. Dopo l’1-1 con la Virtus Lanciano infatti c’è una nota alquanto ‘focosa’: «Questa serata è stata una fotocopia di film già visti: superficialità, atteggiamento da lassisti, pigrizia, minuti regalati agli avversari… e mi fermo qui per pudore. Fino a che tutti gli attori sportivi di questa ‘commedia’ non si impegneranno al 100% per ottenere, sempre ed in ogni occasione, il massimo risultato possibile, tutti coloro che amano le ‘Fere’, compreso il sottoscritto, dovranno assistere a queste deprimenti prese in giro. Da parte mia non ho assolutamente intenzione di guardare inerme tali provocazioni: ho il dovere di agire nell’interesse di tutti coloro che amano questi colori. Pertanto la società prenderà una serie di provvedimenti che inizieranno già dalle prossime ore. Sono certo, giunti a questo punto, che ove la forza della ragione (spiegata con calma e per diverse settimane) non sia sufficiente, si debba necessariamente passare alla ragione della forza». E qui si inizia a inclinare il rapporto con Acri, che culminerà con l’esonero – arriva il team manager Sebastiano Siviglia – del 27 gennaio a sorpresa durante il mercato invernale; segue il clamoroso ‘taglio’ dalla lista Over – in rossoverde arrivano Santacroce e Troianiello nelle battute conclusive della sessione – di Alberto Masi e la presa di posizione della squadra in difesa del centrale ligure. A questo punto Simone Longarini ha già perso la quasi totalità dei consensi ottenuta nei primi mesi della stagione. Nel contempo primi contatti informali con Fabrizio Larini.

Simone Longarini segue da vicino il riscaldamento ad Ascoli, dicembre 2015

Derby, ritiro e salvezza Ancora un derby perso – con tanto di contestazione – e la società decide di mandare i rossoverdi in ritiro a Norcia: l’annata della Ternana finisce con la salvezza conquistata in anticipo e il messaggio della curva nord – alcuni esponenti si erano incontrati con Longarini a Roma nel corso della stagione – nel postpartita con il Brescia: «Un altro anno nell’anonimato. Il futuro va progettato e rianimato», diretto alla società. Le ‘Fere’ concludono il campionato con la più bassa affluenza in B dal 1998.

«GRAZIE AL COMUNE. TIFOSERIA, NUMERI BASSI, SETTEMBRE 2016: VIDEO

La ‘ricomparsa’ Via Breda, contatti con vari allenatori e scelta che ricade su Christian Panucci, ufficializzato il 1° luglio insieme a Fabrizio Larini. In precedenza, il 19 giugno, Simone Longarini torna a farsi sentire con un’intervista a Il Corriere dello Sport: smentita sull’interessamento per il Latina, nuova programmazione e questioni di bilancio. «Cercheremo di allestire un gruppo valido e, soprattutto, fatto di gente che avrà voglia di sposare in pieno la causa rossoverde. Sicuramente chi si avvicina alla Ternana – e si ritorna al tema di questi giorni – sa che è una società con i numeri a posto, non ha debiti rilevanti e non ha in carico contratti esagerati; molto lavoro, in questa direzione, è stato fatto anche negli ultimi 10 mesi. Il mio compito è quello di essere lucido e non commettere errori di valutazione. Il mio obiettivo, andando avanti, è quello di cambiare il meno possibile. Lo scorso anno avevamo nove tesserati e sono state necessarie 17 operazioni di mercato. Quest’anno partiamo con una base decisamente più solida. Posso promettere il massimo impegno, sempre: però serve più gente allo stadio, siamo sedicesimi nella graduatoria di presenze della serie B, dobbiamo salire diverse posizioni anche in questa classifica». Il 6 luglio in via Aleardi c’è la nomina del direttore generale Alessandro Capizzi: in tutta la stagione l’avvocato romano si farà vedere solo una volta, in occasione dell’arrivo in città di Panucci e Larini.

DERBY: «SPERIAMO LA MAGLIA PORTI FORTUNA», VIDEO

Simone Longarini in tribuna durante Ternana-Pisa, settembre 2016

Ancora guai Estate tranquilla dunque? Nemmeno per sogno. Scintille immediate Panucci-Capizzi, dimissioni – poi rientrate – del dg e mercato non troppo esaltante al termine del ritiro di Roccaporena. Il tecnico ligure decide quindi di forzare la mano dopo la gara di coppa Italia con il Pordenone: «Ci sto mettendo la faccia per questa situazione. E lui? Solo qui non c’è interlocuzione. 53 punti? Con questa squadra? Si soffrirà e io ci sto mettendo la faccia. Vorrei che lo facesse anche il presidente. Non mi piace come funziona la comunicazione societaria, voglio parlare con Longarini».  Tifosi tutti – o quasi – dalla parte del savonese. Prima replica del romano: «Non interferisca», secondo atto l’esonero con tanto di addio a Larini. Il rapporto con la piazza è azzerato, in negativo. In panchina arriva Benito Carbone dopo la presenza di Rodolfi e Siviglia a Cesena. «Decisioni nette – spiegherà Longarini – perché qualcuno ha provato a mettere la società spalle al muro». Intanto si lavora con il Comune sulla convenzione: palazzo Spada chiude sulla base di un accordo triennale.

«MIGLIORARE RAPPORTO CON I TIFOSI», NOVEMBRE 2016: VIDEO

Simone Longarini e Stefano Dominicis, Au e Ad della Ternana, il 22 novembre 2016

Longarini ritorna Il 32enne romano torna in città a pochi giorni dal derby per presentare le maglie e la squadra – non c’è più l’appuntamento allo stadio – a palazzo Spada: «Ringrazio Di Girolamo perché mi ha dimostrato in questi ultimi mesi il suo attaccamento alla Ternana, è il primo tifoso. Ha compreso le difficoltà di gestione che affrontiamo per mandare avanti tutto ciò. Gli sponsor scompaiono. Oggi è un giorno di festa che ricade in una settimana di rilievo, e in riferimento ai fatti di metà agosto ho molte cose da dire. Tuttavia non voglio rovinare questo momento e togliere concentrazione facendo polemiche. Fondamentale in questo contesto avere la vicinanza dell’istituzione: occorrono energie per andare avanti e migliorare sia a livello societario che sportivo». Commento amaro sui numeri del tifo: «Stagione dopo stagione le presenze scendono partita dopo partita: lo scorso anno eravamo sest’ultimi nel combinato tra abbonati e presenze, mentre nel campionato in corso c’è il quart’ultimo posto per abbonamenti». Comunicazioni soft dopotutto.

Lo striscione esposto dalla curva nord, in contestazione con Longarini, novembre 2016

Silenzio, sorprese e critiche La storia sportiva della Ternana nel campionato 2016-2017 è storia recente. Affanno costante durante l’intero torneo, fatta eccezione – e per fortuna che c’è stato il cambio passo – per il periodo di Fabio Liverani, il rinnovo ‘shock’ di Carbone, iniziative di solidarietà, l’arrivo di Danilo Pagni e il silenzio prolungato di Longarini in riferimento allo sviluppo dell’annata. Tutt’altra storia invece la questione legata al rapporto con i tifosi: la curva nord decide di rompere il ghiaccio dopo il 4-2 di Salerno – «avete tradito ancora, vendi e vattene» – e a stretto giro l’amministratore unico opta per una serie di confronti. Da qui in avanti non mancheranno gli striscioni contro la proprietà durante le partite casalinghe delle ‘Fere’. I biglietti a un 1 euro in diverse gare del girone di ritorno non producono l’effetto sperato.

Simone Longarini a Radio Noce (foto Enio Alunni), novembre 2016

La ‘maratona’ 22 novembre 2016. Intera giornata – più o meno – trascorsa con alcuni rappresentanti dei gruppi organizzati: i due affiliati alla società e i supporter della curva Est. «Questa è una giornata – dichiarerà al termine degli incontri – dove si deve costruire e non distruggere: devo capire se la società può fare qualcosa per ottimizzare il rapporto con la piazza. C’era necessità di far calmare le acque in merito all’organizzazione societaria. Non c’è nulla di preoccupante». In uno degli incontri – specificherà poi Rocca Rossoverde – Longarini fa sapere che per il momento non c’è spazio per il progetto ‘Ternanello’. A fine dicembre è pubblico il bilancio aggiornato di via Aleardi: perdita d’esercizio di oltre 7 milioni.

I due comunicati di risposta alle curve, febbraio 2017

Il giorno di fuoco Due mesi di pausa e si riaccende la sfida con la tifoseria. La curva nord annuncia lo ‘sciopero’ contro il Latina – ultima gara vista dal romano al ‘Liberati’ – dopo il ko interno nel derby e Longarini risponde: «Continuo a leggere vostri comunicati densi di odio nei miei confronti e nei confronti delle persone che rappresento. Se parlate, soprattutto se scrivete, dovete dire la verità, non fare congetture in cui credete solo voi ormai. Dove pensate che si vada in questa maniera?». Poche ore e i supporter della Est si accodano alla nord. L’au di via Aleardi non lascia scorrere: «Chiedo anche a voi di mantenere aperte le vostre contestazioni, ne avete il sacrosanto diritto, ma nei 90 minuti sostenete i ragazzi che vanno in campo. abbiate la medesima educazione ed evitate di parlare della solidità delle nostre aziende e di dubitarne. Questa solidità mantiene il calcio a Terni a ‘botte di 4 milioni’ l’anno (saldo del mercato escluso) da tanto tempo (che vi piaccia o no) e soprattutto se pensate davvero che con questo management (ovvero col sottoscritto) non c’è futuro né solidità, evitate quantomeno, per coerenza, di chiedermi direttamente o per interposta persona, lavoro ogni volta che c’è la possibilità». Spaccatura totale, non che prima ci fossero margini di manovra. Arrivano intanto nuove iniziative solidali. Si tratta dell’ultima comunicazione di Simone Longarini prima dell’annuncio di giovedì pomeriggio. Salvezza raggiunta e finale negativo in merito al ricorso per il caso Gnahoré.

Uno degli striscioni per Simone Longarini durante la partita di saluti del 23 maggio 2017

Voci granata e paura Poco più di un anno e mezzo dunque più che movimentati nei ‘tira e molla’ con la piazza. Avvio positivo, sviluppo turbolento e conclusione con spaccatura totale, fino alla dichiarazione di disimpegno, la ricerca di nuovi investitori, la paura della piazza e l’appello di Di Girolamo. E in tutto ciò arriva una sorta di smentita del ‘patron’ della Lazio, Claudio Lotito, sul presunto interessamento dell’au rossoverde nell’entrare nei ranghi dirigenziali della Salernitana: «Longarini? Chi l’ha detta questa cosa? Lasciamo perdere, concentriamoci – le parole rilasciate a Il Mattino – sulle cose concrete. Per il momento è tutto prematuro. Anche perché da qui a luglio possono accadere tante cose. Vediamo cosa succede. Ci sono tante cose che posso cambiare». Appunto, di concreto. Per il momento nulla – manifestazioni d’interesse e stop – in quanto a trattative per la cessione.

Longarini smentisce E domenica è arrivata anche la smentita dell’au della Ternana in merito alla Salernitana: «Io socio? Sono un amico – le parole rilasciate al quotidiano La Città – di Lotito ma è una cavolata. Se chiamate per le voci sulla Salernitana andate contro un muro. Sono tutte cavolate – dice Longarini a La Città -. Un’eventuale decisione simile andrebbe contro quanto detto pochissimi giorni fa. Lascio la Ternana per questioni economiche. Cosa faccio, mollo una squadra di serie B per prenderne un’altra? Non avrebbe davvero un senso logico».

Panucci osserva Sernicola a Roccaporena, 29 luglio 2016

Gioia Sernicola Primi minuti per il ’97 di proprietà Ternana con la nazionale ‘Under’ 20, impegnata in Corea del Sud nel mondiale di categoria. Il terzino laziale ha giocato l’intero match contro il Giappone terminato sul 2-2: gli azzurri si sono qualificati per la fase a eliminazione diretta dove, negli ottavi di finale, Orsolini e compagni affronteranno Francia (quasi certo il confronto con i transalpini) o Nuova Zelanda. A Cheonan tutto tranquillo, a Terni un po’ meno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli